Cerca

Oratorio della Natività della Vergine

Cenni storici ed artistici

La costruzione di questo oratorio risale molto probabilmente alla prima meta’ del XVIII secolo.

A meta’ ottocento la villa ivi presente, con tutte le costruzioni annesse compreso l’oratorio “adorno di quadri di buona mano”, era in proprieta’ della contessa Caterina Castellari Bovi.

Per disposizione di Andrea Bovi del 1869, venne costituita nel 1871 la Pia Opera Bovi, che acquisi’ per donazione tutto il complesso. L’Opera Pia Bovi a fine 2024 e’ confluita nella fondazione S. Chiara.

Il fronte ricorda la chiesa di S. Sigismondo a Bologna del 1726, mentre il rilievo sulla porta di ingresso riporta alla nativita’ della Vergine.

Si accede all’oratorio da una porta esterna a Nord mentre ad Ovest vi e’ un’ulteriore entrata, con i locali della piccola sacrestia, che probabilmente in origine lo collegava direttamente la villa che sorgeva a fianco.

L’oratorio ha pianta quadrangolare con pavimentazione in materiale ceramico e presenta volta a botte. L’altare e le pareti sono decorati con stucchi che ricordano il cd. Barocchetto Bolognese (anni ‘40/50 del 1700)

Dei quadri all’interno, asportati a seguito di furto, rimangono le cornici in stucco mentre la pala d’altare, raffigurante appunto “La nativita’ della Vergine”, e’ ora conservata negli uffici della canonica della chiesa di S. Ambrogio di Villanova.

La villa posta in congiunzione a sud ovest dell’oratorio, venne rasa al suolo dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale.

Nel 2010, causa evidenti danni alla copertura, sono stati avviati lavori di restauro, terminati nel 2012.

Da notare il campaniletto a vela sul lato sinistro di cui sono ancora conservate le campane rimosse e poste altrove.

Attualmente l’oratorio e’ chiuso per la maggior parte del tempo e vi si svolge l’8 settembre la funzione religiosa in commemorazione della fam. Bovi.

Le immagini